Domani dovrei andare al corteo del primo maggio nel capoluogo della mia regione, ma penso cambierò destinazione: ci sarà anche il mio ex, bontà sua. Va bene che sono passata dallo status "cornificata inconsolabile" a quello "grasse risate vedendo la ragazza con cui esce adesso", ma - come si suol dire - preferisco non andarmela a cercare. Posso tranquillamente manifestare da un'altra parte. L'ultima volta che ci siamo visti (sempre per una questione politica: era il 25 aprile) è stato oltremodo imbarazzante.
Bello che, dopo esserci lasciati malissimo (o meglio: l'ho lasciato io per sfinimento, nemmeno la soddisfazione di dirmi che era finita mi ha dato), è riuscito a dirmi «Restiamo amici»... come no, intanto quando c'incontriamo non siamo in grado neppure di salutarci senza mandarci tacitamente a Quel Paese. Dio, come detesto questa ipocrisia, questo suo volere a tutti i costi restare in-buoni-rapporti-per-modo-di-dire. Abbi il coraggio delle tue azioni, maledizione. Possiamo continuare ad avere le medesime idee politiche e a credere nei medesimi ideali anche se non facciamo i "separati consensuali" ogni volta che ci vediamo. Ma certo, lui non può permettersi di fare una figuraccia di fronte ai compagni della sezione di partito. Ergo, deve recitare la parte del bravo ragazzo politically correct anche nei sentimenti. Si fa ma non si dice...
Nessun commento:
Posta un commento