- Agostino -
Sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nell'istante stesso in cui ti afferro
domenica 25 aprile 2010
Due
Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco, tu eri dentro di me ed io ero fuori e là ti cercavo; su queste belle cose che hai creato, mi gettavo deforme. Tu eri con me, ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature che se non fossero in te non esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato e hai rotto la mia sordità; hai balenato, hai manifestato il tuo splendore e hai dissipato la mia cecità; hai diffuso il tuo profumo, e ho respirato e anelo a te; ho gustato e ho fame e sete; mi hai toccato, e ho bruciato nella tua pace.
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