Oggi è successa una cosa strana. Ti ho guardato con un certo distacco, come non avevo mai fatto, e per la prima volta ti ho visto per come sei. Al di là di idealizzazioni, sentimenti, paure, aspettative. Dietro l'uomo elegante, sicuro di sé, integerrimo e fascinoso, ho visto il meccanismo ben oliato di un'apparenza che è frutto di costruzione, ponderata, artefatta. Studente modello, ragazzo brillante e di belle speranze, marito fedele, giovane padre premuroso, bella villa ereditata da famiglia benestante, sterminata cultura e - condicio sine qua non per la sopravvivenza nel nostro ambiente - grande bravura nel fingere di sapere anche quel che non si sa. Ogni giorno ti fai vedere rinchiuso nella fortezza della tua vita perfetta, ma stando ben attento a mostrarla da una sola prospettiva, quella frontale: se qualcuno provasse a guardare da un'altra angolazione, scoprirebbe che è tutto un trucco, un inganno, una magia, che quei mattoni infrangibili altro non sono che sottilissime carte da gioco. Basta un soffio di vento un po' più forte a far cadere tutto.
Ti ho visto soltanto vacillare, oggi. Ho visto quello che sei, non quello che potresti diventare. Ci stiamo studiando da due anni e d'improvviso tutto mi è chiaro. Adesso so. Non mi resta che trovare la risposta a una semplice domanda.
Voglio essere io, quel soffio di vento?
Nessun commento:
Posta un commento