giovedì 13 maggio 2010

Nove

Piove sotto la doccia bollente e piove fuori, sulla mia città allagata dall'ennesimo temporale di una primavera che proprio non vuole saperne di arrivare (primavera que no llega, cantavano i Jarabe De Palo qualche anno fa). Solo dai miei occhi non piove.

Cadi, pioggia. Lava via lo smog di questa odiosamata metropoli che mi ha vista crescere, fammi respirare un po'. Cadi sui miei occhi che non riescono a piovere. Cadi sulle mie illusioni, lava via le mie speranze inutili, cancella l'amore provato per chi non sa che farsene. Piovi, dannazione, piovi. Annega le parole che non dirò e fammi dimenticare i sogni che non si realizzeranno e le storie che non vivrò mai. Non smettere, continua a cadere, assorda questa casa vuota e non permettermi di ascoltare il mio silenzio. Piovi anche questa notte, desta dal sonno chi non ha ascoltato le mie parole, sveglialo con un sussulto e fallo pensare a me, una volta nella vita, una soltanto. Che si chieda dove sono, con chi, se sono felice. Che si chieda se gli manco e si risponda che no, non ci penso mai.

E' uscito il sole.

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